Orologi a cucù: Storia e curiosità

L’orologio a cucù è un dispositivo decisamente particolare, la cui storia è ricca di curiosità ed aneddoti affascinanti e fiabeschi tutti da scoprire. E’ un congegno, con valenza sia estetica che artistica, per la misurazione del trascorrere del tempo ed è basato sulla regolarità dell’oscillazione (isocronismo) di un pendolo meccanico. Il passaggio delle ore è segnalato con l’uscita del modello di un uccellino dalla cassa dell’orologio stesso, accompagnata da un suono che imita il caratteristico verso del cuculo. Dal punto di vista del funzionamento meccanico tradizionalmente gli orologi a cucù sono orologi a pendolo, sorpassati poi da quelli al quarzo e da quelli meccanici.

STORIA

Comunemente ritenuto di origine svizzera, l’orologio a cucù trova invece le sue radici nella Foresta Nera, una zona molto nota della Germania sud-occidentale. Fu Franz Kettener, infatti, ad inserire, nel 1738, il sistema del cuculo all’interno degli orologi artigianali prodotti nella Foresta Nera.
Quella di Kettener non fu un’impresa facile; fu problematico infatti sia il settaggio del meccanismo dell’orologio a cucù, sia la riproduzione del suono del cuculo, la cui particolare scelta non è ancora del tutto chiara.
Il sistema che riproduce il suono è rimasto invariato nel tempo, adesso come allora infatti vengono utilizzati due piccoli flauti, che grazie all’aria soffiata dall’interno, producono il verso che caratterizza l’orologio a cucù.
Questo orologio a pendolo così particolare ebbe sin da subito un grande successo tanto che iniziò la produzione di numerose varianti e nel 1850 venne istituita perfino la scuola per orologiai a Furtwangen. A conferma di tale successo ci sono anche alcune stime del tempo che parlano di ben circa 600.000 esemplari di orologi a cucù esportati dalla Foresta Nera verso il resto del mondo, il quale ormai accoglieva con entusiasmo l’originale uccellino che usciva gioioso dalla finestra cantando lo scorrere delle ore.
A partire dal XX secolo, questo strumento è stato superato in precisione dall’orologio al quarzo prima e dall’orologio meccanico poi ma l’orologio a cucù ha sempre continuato ad avere un certo fascino e continua quindi ad essere impiegato per la sua valenza estetica ed artistica. Alcuni modelli sono infatti pregiati mobili in legno e sono considerati pregevoli opere di meccanica artigianale di precisione. Esistono pezzi dotati di elaborate suonerie, organi musicali e complessi meccanismi scenografici animati, per la maggior parte rappresentanti scenari bucolici montani e spesso dotati di figurine intagliate nel legno raffiguranti uccelli semoventi meccanicamente. Esistono molte scuole di design e fabbricazione specializzate in questo particolare tipo di orologio che è attualmente, e sempre più, un oggetto di culto e collezione.

CURIOSITA’

Pare che siano stati i portatori di vetro da Strasburgo ad aver dato l’idea per l’orologio a cucù tipico della Foresta Nera. Prima di lui, negli altri famosi orologi, come quello di Strasburgo, era un gallo ad annunciare le ore cantando. E’ dopo Kettener comunque che sono state completate altre variazioni, come l’orologio a cucù scolpito con legno di quercia messo sotto aceto marrone di Bahnhofshäusleform.
Per sviluppare l’arte dell’orologeria, Friedrich Dilger fece affluire le tecniche orologiaie imparate in Francia, da cui portò anche i relativi utensili. La produzione di orologi, che inizialmente venivano distribuiti dai portatori di vetro, si intensificò così più che mai. Con l’andare del tempo, il settore conobbe un numero sempre più crescente di specialisti. Si svilupparono propri rami che diedero luogo a un’intensa collaborazione tra fabbricatori di telai, falegnami per casse di orologi, fabbricanti e decoratori di scudi di orologio, trafilatori, tornitori di ruote, fresatori di ruote dentate e intagliatori. Nel 1808, il settore orologiaio a Triberg acquisì un’importanza tale, da dare lavoro a 790 persone sparse in dieci comuni adiacenti. A quei tempi, su 833 abitanti di Gütenbach 96 erano orologiai, 10 fabbricavano telai, lancette e strumenti, 14 decoravano gli scudi di orologio, mentre 61 erano dediti al commercio di orologi. Ecco perché nel 1850 a Furtwangen venne fondata la scuola di orologeria “”Großherzoglich Badische Uhrmacherschule””. Il suo primo direttore ovverossia successivo costruttore della linea ferroviaria “Foresta Nera-Gottardo”, fu Robert Gerwig.
Ancora oggi questo orologio a cucù della Foresta Nera intagliato di fama mondiale è realizzato in una forma quasi invariata. A questo proposito gli intagli variano tra motivi di foglie, casa e caccia. Disattivazione del richiamo e montaggio di un ulteriore rullo musicale sono solo pochi dei tanti accessori aggiuntivi. Dai timidi inizi degli appassionati e dei commercianti audaci si sono sviluppate nel corso delle generazioni delle aziende operanti a livello internazionale, e con questo nuovi rami nell’industria della meccanica di precisione e nell’impiantistica. L’orologio della Foresta Nera è pertanto ben più di un semplice bel souvenir, è ciò che ha influito in modo determinante sullo sviluppo di quella particolare regione tedesca.