Il significato dello specchio nell’arte e nel cinema

Lo specchio è un oggetto che da sempre ci affascina ed il suo significato, specialmente nel campo dell’arte, ci accompagna tutt’oggi.
Pochi oggetti racchiudono una così grande moltitudine di significati simbolici come lo specchio. Nel corso della storia esso è stato rappresentato come allegoria della vanità e della superbia; come simbolo di prudenza e di conoscenza oppure di inganno; come il luogo in cui si forma l’io e la coscienza di sé e contemporaneamente avviene lo sdoppiamento tra il soggetto reale e la sua immagine ideale o il suo doppio diabolico; come una porta di passaggio tra il mondo della realtà e un mondo immaginario. Dai dipinti su vetro – realizzati dai tempi degli antichi romani, con oro e pigmenti – alle opere settecentesche sulla superficie degli specchi, questi oggetti e i riflessi che creano hanno da sempre affascinato l’essere umano.
Lo specchio è uno di quegli elementi presi in considerazione dagli artisti nelle loro opere, che non hanno mai visto periodi di abbandono; Mentre nel Medioevo era legato ai rischi della vanità femminile o alla perdita dei contatti con il mondo – mito di Narciso – lo specchio, nella modernità, diviene sempre più il simbolo del doppio che si manifesta all’esterno di ognuno di noi e alla complessità della psiche.

Il pensiero freudiano e la psicanalisi

La diffusione novecentesca dello specchio nell’arte e nel cinema è sorretta soprattutto dal pensiero freudiano e dalla psicanalisi, che dà forma alle stratificazioni psichiche dell’essere umano, caratterizzato da profonde contraddizioni tra regole morali, desideri basici, aspettative sociali ecc. Ma l’ossessione nei confronti del “chi sono” e “come vengo visto dagli altri” e “cosa desidero, davvero” e “cosa devo cercare di essere” trova sviluppo, soprattutto a partire dalla fine dell’Ottocento, nella forma dell’autoritratto ossessivo – pensiamo a Van Gogh – che altro non è che una forma pittorica dell’analisi speculare e dell’introspezione per una definizione del sé sfuggente.
Lo specchio rappresenta il tentativo della definizione della propria personalità, che non può essere compresa perché sfuggente e indefinibile, tra immagine pubblica e intima, nel mondo parallelo dei desideri o degli incubi. Lo specchio dà risposte (quello della matrigna di Biancaneve), apre un mondo parallelo (Alice attraverso lo specchio) e generalmente segna un momento di introspezione profonda. La donna che si interroga allo specchio è generalmente pronta ad una svolta o in preda a una crisi di coscienza. La figura reale è quella plasmata dalla civiltà e dal Super io, come coscienza personale e sociale. Quella riflessa tende a rappresentare l’Es, lo strato dei desideri e delle pulsioni. Stare davanti a uno specchio significa cercare un punto di mediazione tra i diversi livelli della psiche, individuando un nuovo equilibrio tra regole imposte e personalità profonda.
L’utilizzo dello specchio, in arte non è solo riscontrabile all’azione intrinseca derivante, ma in più occasioni è valso quale elemento per uno studio particolare degli effetti ottici e dei rimandi simbolici legati ad esso (si veda ad esempio il capolavoro di Hieronymus Bosch “ I 7 peccati capitali” in cui, nella sezione del “La superbia”  lo specchio diviene il mezzo del peccato della vanità)
L’utilizzo dello specchio nelle arti visive ha permesso la contrapposizione tra l’occhio e lo sguardo, tra il vedere e il comprendere, tra l’esteriorità e l’interiorità. Esso inoltre ha consentito di dilatare lo spazio svelando ciò che non si vede e non è presente nel campo figurativo rappresentato, ma diventa visibile allo spettatore solo tramite il riflesso dello specchio.
Tale simbolo, più di ogni altro, si presta a manifestare la natura di questa mistica, ossia il suo carattere essenzialmente “gnostico”, fondato su una percezione diretta. Lo specchio è infatti il simbolo più diretto della visione spirituale, la contemplatio, e in generale della gnosi, giacché attraverso di esso si trova concretizzato l’avvicinamento del soggetto e dell’oggetto.
La simbologia dello specchio è particolarmente istruttiva giacché lo specchio è, in un certo senso, il simbolo dei simboli. Qual è  quindi lo specchio in cui il simbolo appare come immagine di un archetipo eterno? Innanzi tutto l’immaginazione, qualora si consideri il carattere figurativo, “plastico”, del simbolo, contrariamente alla nozione astratta. Ma, in un senso più ampio, è la ragione che, in quanto capacità di conoscere e di discernere, riflette il puro spirito; e in un senso ancora più ampio, lo spirito stesso è lo specchio dell’Essere assoluto.